La caduta dei capelli risulta in una condizione denominata ALOPECIA (dal greco alópekia: calvizie) ed è molto preoccupante per la maggioranza dei pazienti.
Influisce in modo importante sulla qualità di vita dei pazienti che ne soffrono, causando spesso ansia e depressione.
Ciò è dovuto all’alto valore che la nostra società attribuisce a una capigliatura sana.
Le alopecie possono essere
diffuse (colpiscono globalmente il cuoio capelluto), o focali (localizzate o a chiazze).
Le cause possono essere dovute ad un’insufficiente produzione follicolare, ad anomalie del fusto del pelo, anomalie del ciclo del pelo
e dovute a malattie specifiche che distruggono il tessuto del cuoio capelluto, sotto forma di infiammazione, cicatrizzazione e atrofia.
È essenziale eseguire una
visita dermatologica per diagnosticare il tipo di alopecia, tramite esame clinico del cuoio capelluto ed eventuali
esami specifici (come tricogramma, esami di sangue e biopsia), al fine di individuare le cause e stabilire la miglior forma di trattamento.
Il tipo più frequente di alopecia è l’
ALOPECIA ANDROGENETICA che è dovuta all’effetto degli ormoni androgeni sui follicoli piliferi geneticamente predisposti. ù
Colpisce di più i maschi che le femmine e l’incidenza aumenta con l’età.
In questo tipo di alopecia il diradamento dei capelli è graduale. Negli uomini, si osserva un arretramento del margine anteriore dei capelli,
soprattutto alle tempie, e successivamente una perdita a chiazza al vertice.
Nelle donne, la perdita di capelli coinvolge di preferenza la zona centrale del capo, ma può compromettere anche la parte frontale e meno frequentemente,
le tempie. In alcune donne il diradamento è più diffuso. Clinicamente, la pelle del cuoio capelluto è normale e i capelli diventano più sottili
(più corti e di diametro ridotto); con il tempo i capelli diventano tipo vello e infine si atrofizzano del tutto.
È frequente che i pazienti presentino un quadro di seborrea o dermatite seborroica (che si manifesta con la comune forfora) in associazione all’alopecia androgenetica,
che ne determina un peggioramento. Le donne, in alcuni casi, hanno un quadro associato di acne e/o irsutismo, che suggerisce un disturbo ormonale (iperandrogenismo).
La diagnosi si basa sull’esame obiettivo o con l’ausilio della tricoscopia o del pull test. La necessità dell’esame istologico è rara.
La
valutazione dermatologica è importante per escludere le cause curabili di alopecia (carenza di ferro, ipo o ipertiroidismo),
per escludere una disfunzione ormonale e le altre cause di alopecia. Se non si effettuano i trattamenti appropriati il decorso dell’alopecia androgenetica è progressivo.
Trattamenti indicati: